Published On: Marzo 9, 2023

L’attività produttiva agricola ha subito negli ultimi decenni un notevole incremento del livello di incertezza. Se infatti il rischio legato a eventi meteorologici avversi è sempre esistito in agricoltura, il cambiamento climatico ha reso lo scenario ancor più complesso, non solo per il moltiplicarsi di eventi estremi, ma anche per l’insediamento di nuovi parassiti nel nostro Paese e il mutato comportamento di quelli già noti, così come per la differente evoluzione di diverse malattie. A ciò va aggiunta la volatilità dei prezzi, sia dei prodotti agricoli che degli input necessari alla loro produzione, legata alla globalizzazione e a situazioni congiunturali imprevedibili, di cui la recente pandemia e il conflitto russo-ucraino sono due esempi concreti.

Nel caso specifico delle avversità biotiche, il quadro è reso ancor più complesso dal mutato panorama della difesa delle colture, in virtù delle politiche adottate dall’Unione Europea sin dal 2009 con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale delle produzioni agricole comunitarie. Tali politiche hanno portato, tra le altre cose, alla progressiva riduzione delle sostanze attive autorizzate per proteggere le colture da patogeni e parassiti.

In un contesto come quello descritto, assume un’importanza anche maggiore rispetto al passato un’adeguata gestione del rischio da parte degli imprenditori agricoli, supportati da realtà come compagnie assicurative e consorzi di difesa.

Quali punti di tangenza esistono tra gestione del rischio in agricoltura e strumenti dell’agricoltura di precisione?

Ne abbiamo parlato con Marica Sartori, Direttore di Co.Di.Pr.A. (Consorzio Difesa Produttori Agricoli) Trento, che dal 2019 si affida a Enogis per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche a supporto della propria attività.

Chi è e di cosa si occupa Co.Di.Pr.A. Trento?

“Co.Di.Pr.A. è un’aggregazione di persone accomunate dall’obiettivo di offrire soluzioni efficaci per la gestione del rischio in agricoltura. Ne fanno parte produttori, agricoltori, imprese agricole e agroalimentari che desiderano tutelarsi di fronte alle innumerevoli situazioni di disequilibrio che oggi possono minacciare il reddito in agricoltura”.

Qualche numero?

Marica Sartori, Direttore Co.Di.Pr.A. Trento

“I soci aderenti sono oggi oltre 13.000, il 90% degli agricoltori trentini e alcune realtà di respiro nazionale, per un totale di oltre 500 milioni di euro di produzioni assicurate solo con polizze assicurative agevolate, ma oltre 500 milioni di euro sono tutelati tramite i diversi fondi di mutualizzazione che nel tempo sono stati attivati dal Consorzio grazie alla contribuzione comunitaria della UE (che arriva fino al 70% della spesa ammessa) ovvero alla collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, che crede fortemente nella valenza della gestione del rischio per il sostegno alla redditività aziendale”.

Che servizi offre Co.Di.Pr.A. ai suoi associati?

“Sono numerosi e diversificati, per incontrare al meglio le esigenze del mondo produttivo: fondi mutualistici, polizze collettive (che stimano i termini di copertura non solo in base alla resa, ma anche alla qualità del raccolto), fondi per la stabilizzazione del reddito, polizze Index Based, e infine ricerca e consulenza nelle strategie di risk management, che siamo convinti debbano permeare l’azione quotidiana dei nostri agricoltori. Non manca inoltre una comunicazione puntuale verso gli associati, sia attraverso la nostra rivista “CodipraNews”, sia attraverso il sito internet, il nostro Portale del Socio – CRM, che i numerosi eventi organizzati sul territorio”.

Quando è cominciata la collaborazione tra Co.Di.Pr.A. Trento ed Enogis e cosa prevede?

“La collaborazione ha avuto inizio nel 2018, con alcune sperimentazioni della piattaforma Enogis per la gestione delle analisi peritali. Il Consorzio, infatti, ha intrapreso già da molti anni un percorso di innovazione tecnologia e di transizione digitale, anche grazie a numerose collaborazioni con enti e fondazioni di ricerca, società informatiche e tecnologiche. In particolare, grazie alla comune partecipazione a un PEI per l’innovazione nella gestione del rischio in agricoltura, di cui Co.Di.Pr.A. era il capofila, abbiamo realizzato assieme il sistema Agriperizie, che ora fornisce servizi a Co.Di.Pra, Consorzi di Difesa, compagnie assicurative e periti a livello locale e nazionale. Anche dopo la conclusione del progetto, con Enogis vogliamo continuare a percorrere l’ambiziosa strada verso la digitalizzazione dei processi assicurativi e mutualistici, nell’ottica della semplificazione e della sempre maggiore condivisione di dati e competenze per efficientare il sistema a beneficio dell’agricoltura”.

Quanto conta nella vostra attività la copertura dei rischi da avversità biotiche?

“Siamo da sempre attivi sul fronte della gestione del rischio da avversità climatiche, ma nel tempo è cresciuta anche la tutela passiva nei confronti dei danni da fitopatie – sempre più diffuse nei nostri territori – con strumenti come i fondi mutualistici. Assicurare i danni da fitopatie è certamente più complesso rispetto a coprire quelli da avversità, ma per questi ultimi esistono strumenti adeguati. Nel caso della polizza, la compagnia si assume il rischio di coprire il danno da fitopatia a fronte del pagamento di un premio. Nel caso del fondo mutualistico è la stessa comunità degli imprenditori agricoli ad assumersi il rischio. Essi versano un contributo associativo che, sommato all’eventuale contributo pubblico proveniente da enti locali o dalla Ue (per esempio grazie alla PAC), costituisce una dotazione per far fronte ai possibili danni, con l’erogazione di compensazioni economiche al verificarsi di tutta una serie di condizioni dettate dal regolamento che la stessa comunità adotta. In tal modo, i partecipanti al fondo sono incentivati a mettere in atto tutte le azioni possibili per prevenire la diffusione della specifica avversità biotica. Proprio attraverso un fondo mutualistico, per esempio, stiamo gestendo il rischio legato la diffusione nei nostri vigneti della Flavescenza dorata, che può comportare per il viticoltore notevoli riduzioni di reddito per cali produttivi ed estirpi obbligatori. Per una migliore gestione di questo strumento, ci avvaliamo della app di Enogis dedicata al monitoraggio della diffusione della malattia nella nostra Provincia”.

In che modo Enogis vi supporta nella gestione dei fondi mutualistici dedicati alla Flavescenza dorata?

Nel 2022 sono stati registrati in Enogis 34962 rilievi effettuati per il monitoraggio della Flavescenza dorata in Trentino

“All’interno di Enogis è presente una app sviluppata per il monitoraggio in vigneto della presenza di piante con sintomi da Flavescenza dorata. La app, utilizzabile da device portatili come tablet e smartphone, è estremamente semplice e intuitiva e viene utilizzata dai nostri tecnici incaricati del monitoraggio, che grazie a essa possono mettere a sistema dati georeferenziati fruibili in tempo reale.

In una logica di efficace gestione dei fondi mutualistici, il monitoraggio strutturato del territorio vitato provinciale finalizzato all’individuazione di piante sintomatiche è per noi uno strumento fondamentale per seguire l’evoluzione della malattia e ci consente, se necessario, di adattare i fondi alle reali esigenze delle imprese agricole. A campagna in corso, inoltre, ci permette di fare tutta una serie di controlli sulle richieste di indennizzo pervenute. Siamo, infatti, convinti che i fondi mutualistici non debbano essere visti esclusivamente come uno strumento finanziario, bensì come il completamento di una strutturata strategia di gestione del rischio: per questo motivo il fondo non interviene se non sono state messe in atto tutte le best practice per evitare il verificarsi del danno”.

Con quali altri strumenti Enogis supporta l’attività di Co.Di.Pr.A.?

“Oltre alle attività di monitoraggio, Enogis ci consente di digitalizzare, e quindi semplificare, anche le attività di liquidazione delle compensazioni economiche. E anche questo concorre al nostro obiettivo di sostenere al meglio i viticoltori associati a Co.Di.Pr.A.”.